L'ORIENTE DI BERGAMO
LA CULTURA A BERGAMO nell’800
La storia della cultura non può limitarsi allo studio delle
istituzioni, pure necessario, e nemmeno a quello delle biografie
dei soggetti che vi hanno operato. Anche a Bergamo la cultura è,
nell'800, una prerogativa della classe dirigente ( aristocratici,
clero, borghesia). Questa analisi, tuttavia, poco ci può
dire sulle ragioni e la genesi delle scelte operate dai singoli
individui e sul peso che esse hanno avuto nel determinare l'indirizzo
culturale della città.
Allo stesso modo, non basta studiare separatamente la storia dell'Ateneo
di Bergamo, del Liceo Sarpi, dell'Accademia Carrara, dei Teatri,
o le biografie di Giovanni Maironi da Ponte, Giacomo Carrara, Lorenzo
Mascheroni, Johann Simon Mayr, solo per fare alcuni esempi.
E' solo nel complesso intreccio tra i piani qui richiamati che si
può dare unità e concretezza alla storia culturale,
non più segmentata nei suoi singoli aspetti.
A titolo esemplificativo, dall'episodio relativo all'Elenco di Franchi
Muratori della Loggia Bergamasca autori della ribellione di Bergamo
del 1797 viene qui di seguito costruito un percorso che mette in
luce la fitta trama dei rapporti culturali a Bergamo e da Bergamo
per Roma, tra la fine del '700 e l'800. (LA REPUBBLICA BERGAMASCA
- TRA ANCIEN REGIME ED ETA' CONTEMPORANEA)
Tra i nomi dei massoni inclusi nell'elenco citato figurano Lorenzo
Mascheroni, Antonio Tadini, Agostino Salvioni, Giacomo Costantino
Beltrami, Giuseppe e Bernardo Ambrosioni, Antonio Piccinelli. Oltre
all'appartenenza massonica, questi personaggi condividono la conoscenza
delle tesi pedagogiche diffuse dalla loggia tedesca degli Illuminati
di Baviera.
ORIENTE DI BERGAMO Loggia non meglio identificata.
Alessandri conte Marco è Maestro Venerabile nel 1796.
Alto funzionario della Repubblica italiana, verrà nominato
senatore da Napoleone. Coprirà nella Massoneria i più
alti gradi nel Grande Oriente d'Italia.
Da un elenco compilato nel 1831 dal sedicente massone Torresani
sugli ex massoni della Loggia: Bernardo Ambrosioni (viceprefetto
di Breno) - prof. Giovan Battista Baisini (prete e professore del
Liceo di Bergamo)- Luigi Beluschi (Pretore a Sarnico)- Pietro Benaglia
(giudice della Corte di Giustizia)- dott. Vitale Benaglia - dott.
Ambrogio Bogni-dott.Luigi Calvetti- ing. Giuseppe Cusi- ing. Giovanni
Antonio Giavazzi- Giovan Battista Locatelli - Simone Mayr (musicista)-
march. Giuseppe Pallavicini (consigliere di stato)- Pietro Parigi
(sindaco a Sarnico) - avv. Silvestro Patirani - dott. Giovanni Antonio
Piccinelli (chirurgo)- Antonio Ronchi (presidente della Corte di
Giustizia)- Antonio Rota - avv.Giuseppe Salvi - don Agostino Salvioni
M.V. (professore di Liceo)- dott.Patrizio Sequino - Angelo Viganoni
(cancelliere di Pretura ad Edolo)-gen. Giovanni Villata-.
L'origine di questo rapporto è la parentela tra l'"Illuminato"
barone Tommaso De Bassus con Giuseppe e Bernardo Ambrosioni, bergamaschi.
Gli Ambrosioni svolgono la loro attività di tipografi a Poschiavo,
in Engadina, centro di diramazione delle stampe rivoluzionarie verso
i territori lombardi e veneti. Per loro tramite, il barone riesce
a far pervenire anche a Bergamo i suoi scritti. A De Bassus si deve
anche l'arrivo a Bergamo del musicista J.S. Mayr, anch'egli "illuminato".
Sia grazie ai contatti con gli Ambrosioni che a quelli con Mayr,
i massoni di Bergamo hanno modo di far proprie le tesi pedagogiche
europee. Mascheroni e il suo allievo e successore A. Tadini, entrambi
insegnanti al Collegio Mariano (poi Liceo Sarpi), introdussero significative
novità nel ruolo e dello studio delle materie tecnico-scientifiche.
Accanto a loro, svolge compito analogo G. Maironi, noto per il suo
Dizionario odeporico della provincia di Bergamo e per gli scritti
di geologia, geografia e scienze naturali. Maironi fu tra i principali
artefici della costituzione dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti
di Bergamo fondato nel 1811 in seguito a decreto napoleonico. Tra
i suoi membri, oltre ai notabili della città, figurano anche
allievi del liceo e dell'Accademia Carrara (fondata dal conte Giacomo
Carrara alla fine del '700) e i già citati appartenenti alla
massoneria bergamasca.
Sia Maironi che Mayr ne sono presidenti, mentre A. Salvioni, bibliotecario
della Biblioteca Civica, costituito per lascito testamentario del
Cardinale Furietti, ne è segretario. Mayr, maestro di cappella
in Santa Maria Maggiore, è però ricordato soprattutto
per la sua attività di compositore di opere sacre e profane,
e per la parallela attività di educatore nelle Lezioni caritatevoli
di musica da lui fondate a Bergamo nel 1805.
L'interesse alla formazione anche musicale dei giovani si spiega
con la sua esperienza come "illuminato", e in particolare
con il metodo pestalozziano. Le tesi di Johan-Heinrich Pestalozzi
giungono a Bergamo anche tramite un suo ex-allievo, il pastore della
comunità evangelica di Bergamo J.K. von Orelli, (vedi famiglia
Orelli) che tra il 1807 e il 1808
ORIENTE DI BERGAMO Loggia LA RIUNIONE (o
LA UNIONE)
Loggia di Rito Scozzese fondata il 27 Ottobre 1804 all'obbedienza
del Grande Oriente di Francia. Il 20 Giugno 1805 insieme ad altre
5 Logge di Milano partecipa, con il Maestro Venerabile Ambrosini
e il M. Ven. Aggiunto Locatelli,all'atto di fondazione del Grande
Oriente d'Italia con Patenti del conte Degrasse - Tilly, proponendo
Eugenio di Beauharnais Gran Maestro. Dal Quadro del Grande Oriente
d'Italia del 1808 risulta ancora Maestro Venerabile Ambrosioni.
Dal "Calendrier Maconnique indicatif des assembles ordinaires
du G:. O:. de France, pour l'an de la V:. L:. 5813", Paris,
Poulet, 24°,pp528, risulta Venerabile ancora Ambrosini. Nell'Aprile
1814, in seguito al trattato di pace di Schiarini Rizzino, firmato
dal Gran Maestro Eugenio di Beauharnais e l'austriaco, Fratello
generale Bellegarde, cessa di esistere la Massoneria obbediente
al Grande Oriente d'Italia sedente in Milano.
da: "Contributo allo studio della massoneria italiana nell'era
napoleonica" di Ed. Stolper, Rivista Massonica, 1977 n°4.
vi apre un centro educativo. Anche G. C. Beltrami, viaggiatore ed
esploratore, (vedi quadri al Museo di Scienze Naturali e fondo Beltrami,
Biblioteca A.Maj) in anni successivi a quelli della loggia massonica
ha probabilmente indiretti contatti con l'ambiente degli "illuminati",
grazie ai suoi rapporti con il politico, giornalista e pedagogo
Marc-Antoine Jullien, amico di Pestalozzi. I personaggi citati si
fanno carico a livelli diversi del problema della formazione delle
masse. Così, accanto alle scuole, si fanno strada anche strumenti
diversi di formazione culturale. In tal senso, gli almanacchi popolari
rappresentano uno degli esempi più pertinenti perchè,
economici e diffusissimi, costituiscono "un mezzo così
potente e pur così facile di educazione" (C. Tenca).vedi
Maj
Mayr, ad esempio, scrive un "Almanacco musicale" (1826),
G.A. Piccinelli, (vedi biblioteca Ospedali Riuniti) chirurgo all'ospedale
di Bergamo, è autore di un "Almanacco per li medici
chirurghi e speziali" (1788-1794).
Opere come quest'ultima contribuiscono alla divulgazione di una
corretta informazione medico-sanitaria, nel tentativo di sradicare
pregiudizi e superstizioni.
Se la storia dell'istruzione a Bergamo si identifica in gran parte
con quella generale del Lombardo-Veneto prima e dell'Italia poi,
ciò non significa che la città non abbia vissuto,
diversamente da altre, la sua storia dell'istruzione. Il sistema
scolastico a Bergamo, per ragioni di conflitto che verranno chiarite
negli esempi, può essere definito sinteticamente come un
sistema delle contrapposizioni.
Questa specifica situazione locale è acuita dalla inadeguatezza
e contradditorietà delle riforme attuate dai governi dominanti:
vi è infatti una distanza incolmabile tra le riforme imposte
dal legislatore (mai radicali per non sovvertire l'assetto sociale
e politico) e la realtà sociale e culturale in cui le riforme
vengono o avrebbero dovuto essere applicate.
L' I.R. Scuola Elementare Maggiore Maschile di IV Classi, inaugurata
intorno al 1820 sotto gli austriaci (ora Scuola Donadoni), proprio
nella sua antica titolazione riassume alcuni degli aspetti di tale
situazione. La riorganizzazione della scuola elementare resa gratuita
e obbligatoria è uno dei fiori all'occhiello delle riforme
attuate da Maria Teresa d'Austria e Giuseppe II nello Stato di Milano
dal 1776 al 1790. Lo stesso governo austriaco, subentrato nel 1815
al dominio francese nel Lombardo Veneto, in piena continuità
con le riforme teresine-giuseppine emana nel 1818 “il regolamento
ed istruzioni per le scuole elementari”. Ma proprio l'obbligatorietà
e la struttura fortemente gerarchica previste dalle norme finiscono
presto per scontrarsi con il contesto di applicazione della legge.
Alle scuole maggiori si contrapponevano quelle minori; a quelle
maschili, le femminili; a quelle delle città, quelle di campagna.
ciò determina notevoli squilibri e penalizzazioni, in quanto
le scuole minori sono finanziate esclusivamente dalle esigue finanze
locali e non consentono l'accesso al ginnasio ed al liceo; l'insegnamento
nelle scuole femminili era ridotto rispetto alle maschili, nei periodi
dell'anno in cui è maggiormente gravoso il lavoro agricolo
ed è perciò prezioso l'apporto dei ragazzi, le scuole
di campagna vengono disertate per l'incompatibilità degli
orari tra i tempi della scuola e quelli del lavoro. Di qui l'esigenza
del clero di Bergamo di sostenere la scuola serale detta di Carità
(1814) e, più avanti per parte laica di promuovere attraverso
la Società industriale bergamasca, scuole elementari serali
ed estive. La riforma austro-ungarica per la sua radice laico-illuminista,
e la rivoluzione di Bergamo del 1797 per l'affermazione dei principi
giacobini ed anticlericali, sono all'origine della frattura, tuttora
insanata, tra sostenitori dell'istruzione laica e clericale. Nel
1797 Lorenzo Mascheroni membro della società laica di Pubblica
Istruzione, insegnante di matematica al collegio Mariano e all'Università
di Pavia, in drammatico contrasto con le posizioni dei Gesuiti,
afferma che le questioni di religione debbano essere confinate in
ambiti strettamente spirituali e non interferiscano con l'insegnamento
di materie come quelle scientifiche. Occorre ricordare che negli
stessi anni il vescovo di Bergamo Monsignor Dolfin ancora confutava
e condannava le tesi copernicane perchè in contrasto con
il testo biblico.
Verso la fine del 1860 cominciano ad operare in Belgio le prime
leghe per l'istruzione e l'educazione del popolo. L'iniziativa trova
subito in Europa entusiastiche imitazioni anche perchè questo
nuovo servizio nasce al di fuori delle correnti politiche e di pensiero
allora in auge, essendo dichiaratamente apolitico ed aconfessionale
l'obiettivo primario è quello di mettere il popolo a contatto
con il libro al fine di stimolare lo spirito critico. Le biblioteche
circolanti si diffondono a macchia d'olio e alcune di esse saranno
il fondamento delle biblioteche attuali.
LOGGIA PONTIDA
ORIENTE DI BERGAMO Loggia PONTIDA
E' intitolata al paese bergamasco celebre per il giuramento
fattovi dai capi della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa,
nel 1196. Di Rito Simbolico,viene fondata il 21 dicembre 1879 da
8 Fratelli, all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia. Primo Maestro
Venerabile è il dott. Arcangelo Ghisleri. Con Decreto n°30
del 29 gennaio 1881, Venerabile il prof. Leone Regazzoni , è
sciolta a causa delle persecuzioni della chiesa locale. Viene ricostituita,di
Rito Simbolico, con Decreto n° 40, del 13 settembre 1884, e
installata il 19 aprile 1885,con il rag. Leopoldo Costa, Venerabile.
Nel 1887 la Loggia, per prima, commemora gli Eroi dell'eccidio di
Dogali in forma puramente civile. Nello stesso anno è Maestro
Venerabile Adolfo Engel. La Loggia poi promuove la fondazione di
un istituto di soccorso alle famiglie povere dei detenuti e riesce
a far intitolare una via di Bergamo "XX Settembre". Nel
1887 offre £ 25 per i danneggiati dell'incendio di Botosani.
Nel 1888 è Venerabile l'ing. Adolfo Engel, con indirizzo
in via Broseta 7. Rappresentata da Antonio Volpi, Rossetti e Gio
Batta Zitti prende parte alle inaugurazioni dei monumenti a Gaetano
Pini ed Agostino Bertani a Milano il 27 ottobre 1888. Nelle elezioni
generali amministrative del 1889 inizia e dirge la lotta che conduce
alla sconfitta dei clericali in Bergamo. In questo periodo la Loggia
dirige la Società di Cremazione. Il 9 giugno 1889 partecipa
alla inaugurazione del monumento a Giordano Bruno, in Campo dei
Fiori, a Roma. Nel 1889 offre £ 25 per il monumento al G.M.Giuseppe
Petroni. Dal 1889 al 1895 è Venerabile il dott. Leone Regazzoni,
con indirizzo in via Pignolo 75. Il 3 settembre 1893 la Loggia commemora
con molta solennità il F:. avv.Gonsildo Ondei, "genio
tutelare" dell' Officina,passato all'Oriente Eterno. Nel 1894,
d3volve £ 50 per i terremotati della Calabria. Si riunisce
la 1a e 3a domenica del mese in Torresino ad Oriente della Fiera
. Nel 1895 è inserita nel G:O:I: tra le Logge di 1a Categoria
, quelle cioè che sono in regola con il tesoro e hanno trasmesso
gli atti richiesti dalla Circolare n° 10 del 15 marzo. Partecipa
con una rappresentanza alle celebrazioni in Roma del 20 settembre
1895. Nel 1896 e nel 1897 è Venerabile Lodovico Tosetti .
Il 9 maggio 1897 è rappresentata all'inaugurazione del monumento
al Gran Maestro Giuseppe Mazzoni. Partecipa alla conferenza Massonica
per l'Alta Italia dal 18 al 20 settembre 1897 a Milano . Nel 1898
il Grande Oriente approva le elezioni di Loggia. Il 20 ottobre 1900
la Loggia propone all'esame del Grande Oriente una Tavola con la
quale si sollecita un passo dell'Ordine a favore dei prigionieri
politici. Nel 1903 devolve £ 25 per le vedove e gli orfani
dei Boeri e il 20 settembre una delegazione della Loggia è
presente con la bandiera a Bologna per l'inaugurazione del monumento
ai caduti dell'8 agosto 1849.
Nel 1902 e nel 1904 è Venerabile Carlo Caprotti. Nel 1905
contribuisce alla sottoscrizione per le feste massoniche del Centenario
della nascita di Giuseppe Mazzini. Il 12 novembre 1905 partecipa
con lo stendardo alla inaugurazione del Tempio Crematorio di Bergamo.
Nel 1906 il G.O.I. approva le elezioni di Loggia. Nel 1907 contribuisce
con £ 207 alle celebrazioni del centenario della nascita di
Giuseppe Garibaldi. Nel 1907 e 1908 è Venerabile Cesare Bizioli
e, nel 1909 e nel 1910, l'ing. Baronio Baroni, di Foligno, con indirizzo
in via Carlo Botta 4/a. Nel 1909 versa £ 100 per il monumento
a Giosuè Carducci a Bologna. Esiste nel 1910 e nel 1911.
Nel 1912 la Loggia devolve £ 100 alle famiglie dei caduti
nella guerra d'Africa. Nel 1913 e nel 1914 è Venerabile Emilio
Palazzuolo,via Simone Mayr 22. Nel 1915 è Venerabile ancora
il Baroni. Nel 1919 pubblica un opuscolo per commemorare i ffr.
defunti.Nel 1919 è Venerabile ancora Baronio Baroni, con
indirizzo postale presso casa Engel, Treviglio. Nello stesso Anno
è operante un triangolo a Treviglio (BG) costituito da alcuni
fratelli della Loggia: Durante la notte del 18 Settembre 1924 la
sede di via Brasetta viene saccheggiata dai fascisti che, prima
di abbandonarla, la incendiano.
TRIANGOLO Triangolo operante nel 1923 e fondato da alcuni Fratelli
dalla Loggia "Pontida" di Bergamo.
Le leghe professano tra l'altro l'intendimento di aprire scuole
pomeridiane per i bambini poveri che numerosi oziano nelle strade.
La “Gazzetta di Bergamo” nel 1891 presentando la Lega
Bergamasca pone l'accento sulla finalità della proposta tesa
ad agevolare il miglioramento economico delle classi lavoratrici
fecondandone ed educandone i germi di onestà e di energia
ed agguerrire le menti ignare contro ogni forma di pregiudizio ed
errore. Principi questi che non si trovano nello statuto della lega,
approvato il 22 Marzo 1891 dall'assemblea dei soci, nel quale si
legge: "E'costituita in Bergamo una Lega per l'educazione del
popolo. La Lega, non essendo opera di alcun partito, non serve agli
interessi di alcuna opinione religiosa o politica. La Lega si propone
di diffondere nel popolo l'educazione e l'istruzione con tutti quei
mezzi che sembreranno più opportuni e specialmente colla
istituzione di educatori feriali, di un patronato per gli alunni
poveri, di scuole autunnali e di conferenze popolari". Si tratta
quindi di una specie di dopo scuola per partecipare al quale anche
i fruitori devono versare un seppur modesto contributo. Il che naturalmente
esclude i poveri dalla possibilità di godere del nuovo servizio!
La Lega di Bergamo non incontra un largo favore perchè nel
Comitato promotore sono presenti elementi di marcata fede anticlericale
e i rappresentanti del mondo scolastico noti per precedenti atteggiamenti
di marcata insofferenza verso il mondo cattolico. A questo proposito
L'Eco di Bergamo del 14 Marzo 1891scrive: "Disgraziatamente
per la Lega tra quei nomi non ve n'ha uno solo che possa dare seria
assicurazione ai cattolici che la Lega terrà nel dovuto conto
la religione. Anzi, ve n'ha più d'uno che faccia ragionevolmente
temere il contrario.
Presidente del Comitato promotore è il Dott. Ciro Caversazzi
cioè quegli che appena un paio di anni fa teneva una conferenza
nella quale, ad uso di Mazzini, ammetteva solo una religione senza
altari, senza templi, senza sacerdoti, senza vescovi, senza papa
e senza dogmi. Fra i membri del Comitato troviamo il Prof. Cesare
Curti, quel medesimo che figura primo dei promotori dell'arbitraria
decisione colla quale vennero esclusi in massa tutti i sacerdoti
della nostra provincia dall'ufficio di soprintendente scolastico;
quel medesimo che spiega tanto zelo perchè nella Scuola normale
femminile si facciano lezioni e lavori durante le feste cattoliche
non contemplate nel calendario scolastico". L'Eco di Bergamo
passa in rassegna tutti i componenti del Comitato e per la verità
, dobbiamo ammettere che si tratta di un campionario liberal massonico
che mette in agitazione la controparte cattolica, già per
altro giustamente affetta dal timore di essere emarginata ufficialmente
dalla funzione educativa in atto nelle diverse scuole e nelle molte
associazioni da essa promosse nel corso degli anni. Fra l'altro
il problema dell'educazione scolastica tiene i clericali bergamaschi
in notevole apprensione perchè, da un momento all'altro,
il governo potrebbe delineare la soppressione di questa loro attività.
ORIENTE DI BERGAMO
Loggia ADOLFO ENGEL
Il titolo distintivo ricorda l'ing. Adolfo Engel, deputato e senatore
del regno, Gran Maestro Aggiunto nel 1906 è Presidente del
Rito Simbolico dal 1904 al 1909. Loggia, di Rito Simbolico, all'obbedienza
del Grande Oriente D'Italia. Primo Maestro Venerabile è Augusto
Gandini, con indirizzo presso il prof. Osiris Bizioli, via S.Alessandro
71. Appartenenti: Guglielmo Calvi ( App.1923) -dott. Davide Fieschi
(App.1923)- Gaspare Lachsinger, industriale.
OSIRIS BIZIOLI
Osiris Bizioli è il promotore a Bergamo del CNGEI nel 1914.
E' dottore in chimica, insegna chimica al Regio Istituto Vittorio
Emanuele II, è imprenditore farmaceutico - è infatti
presidente della SALF che produce fiale di sciroppo per la tosse
con sede in via Tiraboschi - è membro del Consiglio Sanitario
Provinciale ed è Vice presidente della società Mandamentale
di Tiro a Segno - dirige la rivista "Tintoria".
Abita in quella che è una delle più belle case di
Bergamo. Il Fortino. Bizioli costruisce a sue spese , o contribuisce
sostanzialmente alla realizzazione del "forno crematorio"
nel cimitero unico di Bergamo.
Fonda e porta avanti il CNGEI con notevole impegno personale. L'ideale
scout e l'impegmo del movimento lo accompagneranno per tutta la
vita. Bizioli amava che i ragazzi crescessero in comunione - teneva
al volersi bene - voleva che si creasse amicizia- non voleva né
l' allineamento politico, nè quello ideologico.
Dalle testimonianze raccolte da persone che l'hanno conosciuto emergono
quattro elementi.
La sua appartenenza alla massoneria, sempre espressa con circospezione
nonostante il fatto sia risaputo.
La sua dirittura morale. Il suo essere educatore e la sua passione
per lo scoutismo.
Probabilmente questi fatti sono una significativa chiave di lettura
non solo della personalità di Osiris Bizioli, ma anche di
un certo tipo di massoneria negli anni 1914/1915 e di una piccola
parte di storia della città di Bergamo.
Effettivamente la massoneria è in italia in quegli anni animatrice
di un grosso impegno che oggi chiameremmo sociale. Si radica profondamente
nella società civile.
Nella bergamasca molte società operaie sono fondate da massoni.
E ancora a Bergamo l'impegno di un massone permette l'avvio di un
certo tipo di proposta formativa per ragazzi.
Gramsci dice: " Dato il modo in cui si è costituita
l'unità e la debolezza iniziale della borghesia capitalistica
italiana, la massoneria è stata l'unico partito reale ed
efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo".
Un aspetto di questa efficienza è stato in Bergamo lo sviluppo
del CNGEI, promosso da adulti "illuminati", che ha coinvolto
una parte di popolazione giovanile, affiancando alle tradizionale
proposte educative un'alternativa basata sul pluralismo.
Lo scoutismo forma il carattere, l'individuo, la persona libera.
Bizioli diceva: "Lo Stato non va bene così: gli italiani
non sanno stare alle regole". Da qui l'impegno nella scia liberal-risorgimentale
di "fare gli Italiani" e l'anticipo del patrimonio etico
che dal mondo liberale confluirà nella nostra Costituzione
Repubblicana.
Osiris Bizioli ha intorno una settantina di ragazzi dai 12 ai 19
anni. Sono studenti di buona famiglia. Tra le carte conservate ricorrono
spesso cognomi aristocratici: Finardi, Montecamozzo, Premoli, Giunipolo
di Cortelanzo.
Dalla relazione delle attività della neonata sezione appare
coltivato maggiormente l'aspetto ambientalista e solidarista più
propiamente scout diremmo oggi, che non la formazione paramilitare
per la guerra incombente.
Il Provveditore agli studi Alberto Manaira l'8 Giugno 1919 inneggia
al metodo scout: "E' istituzione integratrice della scuola
e dellla famiglia… Non è una delle tante società
sportive che stanno proliferando, in quanto propone la disciplina,
tanto più necessaria oggi, quando troppe cause e nocive influenze
cercano di scuoterla profondamente e di scalzarla alle radici…".
Ricorda la medaglia a Osiris Bizioli da parte della Giunta Permanente
per le cure indefesse date al progresso dalla sezione. Fa voti che
l'istituzione salga ad alto grado di diffusione e di dignità,
sentendosi con questo fedele interprete del pensiero del Ministro
della Pubblica Istruzione.
ORIENTE DI TREVIGLIO
Loggia MENTANA
Loggia di Rito Scozzese all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia,
il cui titolo distintivo ricorda la disfatta delle Truppe garibaldine
nel 1867 nel tentativo di conquistare Roma.
Nella adunanza del 7 maggio 1911 del Consiglio dell'Ordine, il Gran
Maestro comunica la costituzione della Loggia Primo Maestro Venerabile
è l'on. Ing. Adolfo Engel, senatore del regno. Nel 1912 la
Loggia devolve £ 50 alle famiglie Dei caduti della guerra
d'Africa. Nel 1913 ha indirizzo presso il prof. Emilio Engel. Con
Decreto n° 186, del 5 settembre 1914,viene disciolta per decisione
della stessa Loggia, della quale il Venerabile è ancora Emilio
Engel.
Tanto si è detto sull'origine della massoneria. Chi la vuole
sorta seimila anni fa in uno sconosciuto angolo della terra, chi
ne semplifica la genesii alla storica data del 1717, ognuno ha un'idea
diversa, un'immagine confusa dell'antica fratellanza.
Il filosofo J.G.Fichte, uno dei maggiori rappresentanti dell'idealismo,
affrontava la questione e scrisse.
"….nei primi decenni del secolo XVIII, precisamente in
Londra, si presenta in pubblico una società, che verosimilmente
era sorta ancor prima, ma della quale nessuno sa dire donde venga,
che cosa sia e che cosa voglia. Essa si propaga,nonostante ciò,
con rapidità inconcepibile, e si diffonde attraverso la Francia
e la Germania in tutti gli stati dell'Europa cristiana, e perfino
in America. Uomini di tutte le classi, reggenti, principi, nobili,
dotti, artisti, commercianti, entrano nella sua cerchia. Cattolici,
luterani e calvinisti si fanno iniziare e si fanno chiamare fratelli."
Ma per capire a fondo le origini della massoneria non saranno sufficienti
date e luoghi.
Fin dalle più remote antichità due contrastanti tendenze
apparirono tra gli uomini: idealismo e materialismo. Fin dai primordi
il genere umano si è diviso in due tipi di individui che
assecondavano, ciascuno per la sua, tali opposte tendenze. Da una
parte c'erano coloro i cui interessi erano volti unicamente al soddisfacimento
dei propri bisogni terreni: cibo, sesso, ecc…, dall'altra
si distinguevano menti più raffinate che ricercavano le motivazioni
dell'esistenza, indagavano sui misteri della vita e dell'universo.
Per meglio comprendere immaginiamo per un istante di trovarci presso
un'antica tribù primitiva. Il tran-tran giornaliero poteva
essere il procacciamento del cibo, la conquista delle donne più
appetibili, la difesa dagli aggressori, fossero essi animali o altri
uomini, la protezione dalle calamità naturali e cosi' via.
Contemporaneamente altri uomini più dotati intellettivamente,
pensavano a soluzioni diverse e dal pensiero scaturivano le scoperte
che conducevano il clan verso una vita più qualificata.Non
c'era campo che questi filosofi non osassero investigare, ivi compreso
quello del cosiddetto sapere divino. Nacque così la scienza
e ad opera di tali uomini nacque l'arte.
Scienza ed arte, fusi in un unico ordine di sapere, divennero il
patrimonio di questi "diversi" il cui potere conoscitivo
era grande ma nello stesso tempo, e proprio per questo, invidiato
e quindi insidiato dai guerrieri e dai capi delle società
dell'epoca.
La difesa contro questi ultimi era quella di coalizzarsi e di difendere
la conoscenza faticosamente acquisita, e trsmessa ai discepoli ritenuti
adatti, al fine di evitarne utilizzazioni improprie da parte degli
indegni. La frattura fra il bene e il male , fra potere sacro e
potere profano, fra i filosofi e i politici era ormai insanabile.
La conoscenza filosofica è potere reale in senso assoluto
e mai deve cadere nelle mani di coloro che ne approfitterebbero
per perseguire i loro fini personali e materiali a danno dell'evoluzione
dell'umanità. Da queste premesse è facile dedurre
il perché dell'origine delle fratellanze iniziatiche.
I sacerdoti di Iside e di Osiride per lungo tempo, la comunità
degli Esseni, gli Orfici, i Pitagorici, i primi cristiani e quindi
i più recenti Templari, i Fedeli d'Amore, gli alchimisti,i
Rosacroce e tanti altri,in ultimo la massoneria che da tutti costoro
ha raccolto l'eredità morale e di pensiero, sono le società
che hanno conservato nei loro templi il sapere dei millenni. L'evoluzione
del pensiero è sempre associata a forti idee di personaggi
in qualche maniera legati a culture esoteriche .Gli Esseni in Palestina,
da cui probabilmente è sorto il cristianesimo che tanto ha
prodotto in termini di crescita sociale dell'umanità;le scuole
filosofiche di Pitagora prima e di Platone poi, lo stesso Dante
Alighieri, membro della setta dei Fedeli d'amore, ma anche accreditato
di appartenenza all'Ordine Templare; bacone, Newton, Goethe e tanti
altri, noti per aver fatto parte di società segrete, quali
i Rosacroce e la massoneria, tutto questo lascia intendere che la
cultura storica è in parte carente laddove si voglia interpretare
il ruolo delle società misteriche nel tessuto portante della
storia.
Se poi si voglia sapere quando la massoneria ha assunto la forma
attuale con le odierne costituzioni ed i moderni rituali, allora
bisogna riandare alle corporazioni di mestiere medioevali e risalire
alla distruzione dell'Ordine del Tempio.
Fondato nel 1119 con il compito di difendere la terra santa, quest'ordine
religioso-militare - voluto da Ugo de Payns, primo gran maestro
e appoggiato da Bernardo da Chiaravalle, monaco, dottore della chiesa
e santo - conservava nel suo seno le dottrine segrete dell'iniziazione
a cui venivano ammessi solo i cavalieri meritevoli sotto il duplice
aspetto della morale e del desiderio di conoscenza. Non si conoscono
esattamente le interrelazioni e i metodi di interscambio culturale
che legavano tali potenti cavalieri ai vari monasteri ed alle suddette
corporazioni di mestiere, fatto è che al loro tempo fiorirono
nuovi stimoli interiori, nacque dal nulla una nuova forma architettonica,
il gotico, che meravigliò il mondo intero. Tutto ciò
non poteva durare.
Le leggi dell'ignoranza e della superstizione, dell'egoismo e della
malafede, prevalsero di nuovo sul buon senso e sulla giustizia.
L'ingordo Filippo il Bello ed il papa Clemente V determinarono la
fine del Tempio nel 1311.
Jacques de Molays, gran maestro, e cinquantaquattro cavalieri vennero
condannati al rogo. Il resto dell'Ordine fu disperso. Ma i cavalieri
del Tempio non cessarono la loro attività iniziatica. Dispersi
ai quattro angoli della terra si rifugiarono presso le logge dei
liberi muratori germanici, scozzesi e dovunque il pensiero libero
e la ricerca pura fossero i benvenuti. In Portogallo nacque l'Ordine
del Cristo, in Scozia l'Oridne del Credo. Continuarono così
a lavorare nell'ombra sino alla costituzione dell'Ordine dei Templari
nel XVIII secolo: Così presumibilmente nacque la massoneria
medievale, madre della massoneria moderna.
Il 24 giugno 1717 i maestri delle quattro logge londinesi si incontrarono
con alcuni rappresentanti della misteriosissima fratellanza della
Rosacroce. Questi, perseguitati, chiesero alla fratellanza dei Liberi
e Accettati muratori di entrare a far parte dell'Ordine. Così
nasceva, in un albergo di Charles Street (che in seguito fu la sede
della prima Gran Loggia d'Inghilterra) la frammassonneria moderna,
decisa a combattere in campo aperto per la libertà di pensiero,
di indagine, di coscienza, per la fratellanza universale, per il
progresso, per la riconquista della dignità della persona
umana.
Subito molti Ordini misterici riapparvero in Europa come per incanto
e quasi tutti entrarono a far parte della massoneria. Nobiltà,
clero, scienziati, filosofi, artisti, commercianti: tutti chiedono
di essere iniziati all'Arte Reale.
" Quando i governi dispotici si allarmarono era ormai tardi.
La reazione non potè arrestare la valanga che li avrebbe
travolti. Il Contratto Sociale veniva discusso e commentato dovunque;
l'agitazione cresceva, si parlava ormai apertamente dei Diritti
dell'Uomo e finalmente scoppiava la Rivoluzione Francese."
Ricordiamo ancora la Rivoluzione americana e la Carboneria italiana
la cui ispirazione massonica è nota a tutti,non sono che
pochi esempi dell'influsso delle idee muratorie sul mondo "profano",
ma che servono a far meglio conoscere la capacità morale
di quella fucina del libero pensiero che era la libera muratoria.
Già nell'analisi delle origini appaiono ben chiari gli scopi
della massoneria.
- La "Dichiarazione dei principi" approvati dal convento
dei supremi consigli confederati riuniti a Losanna nel settembre
1875: la massoneria.
- "…non impone alcun limirte alla ricerca della verità,
ed è per garantire a tutti questa libertà che esige
da tutti la tolleranza."
- …"accoglie qualunque profano senza preoccuparsi di
conoscere quali siano le sue opinioni politiche e religiose, purchè
esso sia libero e di buoni costumi."
- "… ha per scopo di lottare contro l'ignoranza sotto
tutte le sue forme; è una scuola scambievole, il cui programma
si riassume in questi punti: obbedire alle leggi del proprio paese,
vivere secondo l'onore, praticare la giustizia, amare i propri simili,
lavorare senza posa al bene dell'umanità e perseguire la
sua emancipazione progressiva e pacifica."
- " per innalzare l'uomo ai propri occhi, per renderlo degno
della missione sulla terra, la Massoneria pone come principio che
il Creatore supremo ha dato all'uomo, come il bene più prezioso,
la libertà: la libertà, patrimonio dell'umanità
tutta intera, raggio così luminoso che nessun potere ha diritto
di spegnere o di offuscare e che è la fonte di ogni sentimento
d'onore e di dignità".
La prefazione degli Statuti Generali delle società dei Liberi
Muratori del Rito Scozzese Antico ed Accettato,ristampa del 1874:
" Quella unione di uomini saggi e virtuosi, che, con allegorico
significato, si appella ordinariamente Società dei Liberi
Muratori,è stata in ogni tempo considerata come il Santuario
dei buoni costumi, l'asilo dell'innocenza, la scuola della virtù,
il tempio della filantropia".
" …ha per fine il perfezionamento del cuore umano; e
si propone, qual mezzo necessario per ottenere questo fine, l'esercizio
e la pratica delle virtù."
" Il Fratello Libero Muratore deve per necessità essere
uomo probo, sobrio, onesto e virtuosamente benefico. Chi non possiede
queste necessarie doti non può affatto aspirare al merito
di poter far parte di questa unione di saggi."
Ci sembra utile riportare le tesi del già citato Fichte:
"…poiché il fine dell'esistenza è quello
di chiarire il senso della vita alla luce dell'eternità,
questa società offre all'essere ragionante il massimo di
luce; di conseguenza, lo scopo della cultura umana è contemporaneamente
quello della cultura massonica; questo fine verrebbe meno se tale
cultura non sopprimesse i contrasti della divisione del lavoro e
se non trasformasse in cultura universale le pluralità delle
classi sociali; la sua azione nel mondo trae origine dall'influsso
reciproco di tali classi; la massoneria non è fine a se stessa
più che la Chiesa; dando alla religione una "educazione
massonica", se ne svincola il concetto di universalità;
la massoneria libera l'uomo dall'aspetto falsamente universale della
sua religione; questo stesso uomo cessa di essere religioso, ma
pensa e agisce religiosamente; lo scopo politico della massoneria
è identico al suo scopo spirituale, perché unisce
il patriottismo al cosmopolitismo; in tutto questo la massoneria
è l'erede della cultura segreta dell'umanità, perché
sempre sono esistiti uomoni pronti a notare i difetti della società
della loro epoca, e a gettare il seme per il futuro."
Citiamo infine la voce ufficiale della massoneria italiana.
"Quando si parla di Massoneria si suole identificarla come
Ordine, ed, invero, le sue origini radicate nelle corporazioni dei
Liberi Muratori si ricollegano ad una serie di livelli operativi
quali Apprendista, Compagno, Maestro perfettamente sovraordinati
l'uno all'altro e regolati da norme liberamente accettate da tutti
gli adepti e perciò ancor più vincolanti che se fossero
imposte.
Tali norme consentono di conquistare progressivamente una sempre
più profonda conoscenza di se stessi e di accostarsi alla
verità ed alla perfezione rendendo così il Massone
idoneo a svolgere il suo compito filantropico di operare per il
bene ed il progresso dell'Umanità.
Questa metodologia affascinò uomini delle più diverse
condizioni accostandoli l'un l'altro in un'ansia di ricerca che
aboliva ogni differenza sociale ed economica creando viceversa un
vincolo profondo che si rafforzava via via che gli adepti acquistavano
sempre maggiore coscienza della comune origine dal suolo italico
e della missione unificatrice delle sue genti che essi assumevano.
Alessandro Olimpo