Un’opportunità
interpretativa
del massone nei riguardi della religione e
della politica
Ciò che incuriosisce qualunque individuo
razionale è la continua prassi, che si protrae da anni tra
il clero religioso e i politici, a volte producendo particolari
tensioni non sempre causate da giustificanti e validi motivi, nei
confronti della Massoneria e dei suoi iniziati. Gli uni, particolarmente
i cattolici, sono convinti di essere titolari di una fede e i soli
possessori della peculiare ricerca spirituale e gli altri, i politici,
pretendono di essere gli esclusivi interpreti delle esigenze sociali,
tutte e due convinti di essere nel diritto di giurisdizione sulle
persone: la fede è un bene comune e non un esclusivo patrimonio,
del clero o dei politici, come non lo è dei laici e nemmeno
dei massoni, anche se di buoni costumi.
Da un’intervista rilasciata al Giornale di Calabria anni fa
l’ex Vescovo di Cosenza, Monsignore Agostino, con una logica
del tutto personale, spiegò che essendo il massone un assertore
del libero pensiero e contrario a qualsiasi dogma religioso di verità
rivelata, sarebbe più utile che si astenga dalla liturgia
cattolica.
Questa concezione di attribuirsi un diritto sulla scelta e sull’azione
di un uomo mi dà l’opportunità di discutere
del problema e di denunciare se esistono contraddizioni sia da parte
di chi avversa la Massoneria e sia da chi interpreta in modo errato
il suo pensiero. E’ rilevante avvalorare l’alta considerazione
del Massone nei riguardi della libertà ideologica e fisica,
anche se per farla rispettare, a volte si scontra con chi manifesti
l’idea di mutare o sopprimere qualsiasi libertà di
pensiero umano e sociale. Ritenendo valida la maturità massonica
insita in ognuno di noi sulla disponibilità a riconoscere
con lealtà il diritto delle Idee, senza nessuno intento polemico
o faziosità di comodo, ma di
rispetto reciproco tra l’una (la religione) e l’altra
(la partecipazione politica), comunque si è intransigenti
sui principi dei massoni che sono stati e sono osteggiati, purtroppo,
sia dalle religioni sia dalle dittature partitiche e politiche.
Del resto, in generale, non pare che esiste più il probabile
cedimento alla vecchia e superata tradizione di una massoneria anticlericale
come quella dell’800 e fine XX secolo, l'impressione è
che sia abbastanza superata dagli eventi di una società moderna
che pare abbia superato vecchi tabù religiosi e sociali.
Però, anche se non spesso, si cerca da parte dei clericali
e politici a riesumare un problema che sembra ormai retrò,
quando la Chiesa rispolvera continuamente della scomunica al Massone,
frutto del retaggio trasmesso dalla bolla pontificia “In eminenti”
di Papa Clemente XII, del 1738, che considerava i massoni nemici
della chiesa cattolica e quindi in piena scomunica, confermata poi
negli anni successivi e per ultimo, negli anni ottanta da Ratzinger
all’ora Cardinale, oppure da parte dei politici a riesumare
l’esistenza di Logge segrete, quando anche nello Statuto e
regolamento della Massoneria è esplicitamente vietato. E’
un vecchio e delicato problema che ancora oggi è causa di
non poche discordanze tra clero e massoneria, specialmente nei paesi
neolatini è una condizione limitante e combattuta, mentre
non sussiste nei paesi europei anglosassoni o del nord America,
sia per la predominanza di altre religioni più aperte e disponibili
al progresso sociale, sia per la multi religiosità o etnia
varia esistente sul territorio. Pertanto, essendo quella cattolica
la religione più radicata e praticata in Italia, sono frequenti
i turbamenti generati principalmente da conflitti d’interessi
temporali, probabilmente anche per ipotizzabili parallelismi di
ritualità e simbolismo, è implicito lo scontro con
la Massoneria, anche se i simboli e la ritualità da questa
usati con scopi diversi da quelli religiosi e oltretutto, non è
da considerarla assolutamente una religione, ma semplicemente una
scelta di cammino razionale ed iniziatico, per un migliore e più
soddisfacente perfezionamento interiore dell’uomo.
Non è che la Massoneria abbia delle regole che forzatamente
la posizionano contro le Clero o le organizzazioni politiche e di
partito, ma sicuramente, sta dalla parte più importante dell’essere,
dell’uomo: quella della libertà del pensiero!
Se a volte, sembra che ci siano delle difficoltà in una correlazione
con la società profana, non dipende per la discrezione sui
lavori in parte praticata, che a volte è valutata come un
presunto smarrimento, ma è l’espressione chiara e inconfondibile
di un mondo che non vuole essere messo da parte, ma che cerca sempre
e continuamente a coinvolgere ogni strato della società in
un unico blocco dipendente e devoto sia ideologicamente sia religiosamente.
Forse, per la Massoneria è grave il trasformismo di qualche
fratello che vuole imitare e assimilare la negatività della
politica e della religione, con limitazione ideologica e fideistica,
nel vanto di influenzare gli eventi massonici, politici e
socio-politici. Solo che per loro sfortuna, nel Massone è
sempre vivo l’interesse verso l’incomprensibile, che
a volte porta a superare confini spirituali o sociali, nell’autonoma
azione di ricercatore dell’esoterico simbolismo, ben usando
l’esoterico riferimento della squadra e compasso, strumenti
presenti in un Tempio massonico e utili per tracciare e disegnare
progetti validi ed attuali nella parziale comunicazione con gli
altri. Ma è principalmente con se stesso, nel
continuo tentativo di controllare o sprigionare il libero arbitrio
nell’ampio orizzonte dell’inspiegabile processo evolutivo
della propria intelligenza, pur risultando difficile restare nel
limite della tentazione a voler fuggire dal mondo
reale e l’uso di questi e altri strumenti lo aiutano a raggiungere
la maestria del raziocinio, di analizzare ogni evento, felice o
triste che sia, senza bisogno di chiedere aiuto a virtuali icone
di fede.
Pur esistendo dei paralleli tra religione e massoneria, anche se
simile nella ritualità o nella fecondazione simbolica, l’interpretazione
dello spirito massonico non è fondamentalismo o intolleranza,
non è diffidenza verso l’incomprensibile, né
smarrimento o angoscia, ma è semplicemente il percorso ritenuto
valido per speculazioni interiori, senza accettazioni o condizionamenti
passivi di una dogmatica rivelata verità. Non si comprende
allora per quale motivo si debba considerare la Massoneria come
deviazione demoniaca (dalle religioni) o costruttrice di oscure
trame politiche (dalle organizzazioni sociopartitiche).
Il Massone segue semplicemente l’insegnamento di combattere
il male prodotto dalla società, di demolire l’ignoranza
persecutrice della follia umana espressa da fanatici e maniaci individui,
per raggiungere una meta di profitto materiale e in breve termine.
E’ l’alternativa per ottenere pace e tranquillità,
benessere interiore e soddisfazione ideale per la quale ogni essere,
ogni popolo si batte per ottenerli.
Se si rispettasse e s’applicasse il paradigma sulla tolleranza
di Voltaire: […]anche se non sono d’accordo con le tue
idee, sono disposto a morire perché tu possa esprimerle…,
si manifesterebbe il giusto rispetto della libertà fisica
e di pensiero di ogni essere umano che abbia l’aspirazione,
la tendenza esclusiva della ricerca esoterica e non come diversità
volutamente confusa come riduzione esclusiva di un fatto materiale
o di un condizionatore dell’umana invidia, prepotenza, egoismo,
sopraffazione sociale, politica e religiosa.
Avversato storicamente dalle dittature di destra
e di sinistra e dal Clero cattolico, che non solo hanno proibito
la sua ufficialità, ma, anche se occasionalmente, finanche
l’eliminazione fisica e meraviglia ancora oggi, che non si
vuole riconoscere la scelta di essere massone deriva dal desiderio
e dalla voglia di costruire interiormente la propria individualità
spirituale e contemporaneamente razionale.
Le confusioni o le esaltazioni spirituali nella parallela realtà
sociale cui si vive e nella quale occorre essere presente a collaborare
alla realizzazione di un mondo progressista e liberale, aperto al
miglioramento ed all’estromissione della mediocrità
culturale e intellettuale, partecipando anche nelle strutture sociali
e di potere, ma senza plausibili atteggiamenti negativi che possano
sporcare il pensiero di chi si crede un perfetto religioso credente
o un onesto politico. In questa diversità l’eccezionalità
massonica è lo sforzo d’essere differenti dal mondo
profano, perché egli è preparato a vedere le cose
su dimensioni diverse, in un confronto continuo con altri e con
se stesso, tanto da fargli riesaminare continuamente gli eventi
che contribuiscono a collocare anche nella società profana
la propria pietra levigata.
Contrariamente alle interpretazioni profane, a volte inconsapevolmente
anche da parte di qualche individualità nella stessa massoneria,
il Massone non si ritiene avverso alla religione o al Clero, ai
Partiti o ai movimenti politici, perché nella propria idea
libertaria considera importantissimo il rispetto dell’uomo
e il pensiero che esso esprime, anche se reputa la sua morale non
incompatibile con quella dettata dalla religione, rispettando i
suoi rituali e i regolamenti che esprimono una formazione iniziatica,
la quale può anche essere simile, ma non uguale alla Chiesa,
alle religioni o ai partiti.
La sostanziale differenza di distinzione della Massoneria con la
religione praticante o dai partiti politici (specie nei confronti
di quelli che esprimono dogmatiche idee antilibertarie e di concezioni
dispotiche di annullamento di libertà ideologica e fisica)
è quella di non vietare le accettazioni delle scoperte scientifiche
o le condizioni di vita o le evoluzioni sociali, ma di contribuire
in una partecipazione, tollerante e serena, per la risoluzione e
realizzazione dei bisogni nel proprio ambiente. Così correggere
errori o incomprensioni con un comportamento pacifico e sgombro
di indisponibilità che limitano le connessioni di giudizi,
non significa annullare l’esposizione del proprio pensiero
o distrarsi dai valori di essere, ma garantiscono l’identificazione
d’uomo libero e coerente. Si può anche addolcire un’esposizione
diversa a beneficio della persuasione di una propria opinione se
può essere d’equilibrio alla possibile aggressività
o al furore dell’altro nel confronto d’idee, senza necessariamente
rispondere con altrettanto incomposto atteggiamento o con altezzosità
o arbitrarietà, ma esponendo il diverso modo di pensare o
di ragionare, nel rispetto dei sentimenti altrui e con proposte
chiare e senza equivoci.
La profonda dissomiglianza, tra la morale cristiana e la diversità
massonica, è la misura dei valori storici o delle scoperte
scientifiche o del cambiamento sociale, che il massone vede e analizza
nella realtà del suo difficile cammino, mentre il religioso
o il dogmatico insiste nella sua ottusità a tenere la benda
sugli occhi, che non solo procura ansie e nevrosi, ma anche insoddisfazioni
contrarie alla ragione, al raziocinio, che pongono limiti repressivi
anche ideologici.
D’altronde se il pensiero e la sensibilità, in un’esposizione
di desideri, possono essere incompatibili da chi è convinto
di possedere un potere esercitabile sugli altri illudendosi di possedere
la verità, sono espressione d’intolleranza e come tale
devono necessariamente essere combattuti.
Scegliere di essere Massone non vuole essere un’imprecisata
occasione per stravolgere il proprio pensiero oppure un’esaltazione
a investigare ed esplorare il proprio io, ma il preciso interesse
di spiegarsi con un equilibrato stato d'animo e nella certezza di
individuare verità non assolute ma comprensibili, con la
razionale esperienza dell’evolutivo processo dell’inspiegabile
mistero del segreto esistente nell’animo umano; così
come vuole essere presente nel materiale terrestre, non come prodotto
di un’evoluzione nebulosa, né polemico nei riguardi
dei condizionanti e innaturali confini tracciati da postulati religiosi
o politici, né invogliare una profonda modificazione del
pensiero, ma è sempre partecipe al rispetto della libertà,
dell’Idea, senza praticare intemperanza o degenerazione nei
confronti del diverso concetto. Certo, che anche in Massoneria ci
può essere una deviazione dalle idee da essa professate,
può succedere che una mela marcia possa disturbare un principio,
un’Idea, ma non per questo può essere considerata tutta
l’organizzazione deviata e non coerente con ciò che
professa. Il Massone rispetta il mondo delle Idee perché
è un mondo che splende, quel mondo che Socrate individuò
nell’altra terra, dove le brave persone vanno dopo la morte;
anche se è molto difficile stabilire s’è semplicemente
un mondo di paradiso o se può essere visto come il mondo
delle Idee. Il problema non è quello di subire attacchi da
tutte le parte, ma è lo sconforto procurato da chi cerca
di addossare alla Massoneria quelle cattive azioni svolte da altri
o che non gradiscono assolutamente scoprire i veri colpevoli o si
invoglia giustificazione nei confronti della pubblica opinione per
carenza investigativa. Non si vuole approfondire sulla presenza
di onorevoli o senatori, che hanno a che fare con la giustizia e
magari nominati anche in
Commissioni riguardanti la criminalità organizzata oppure
di conflitti d’interessi o magari di corruttori di giudici,
penso, come tutti gli italiani, non solo da Massone, che sia arrivato
il momento di dire basta! Non vogliamo che la nostra riservatezza
venga messa in dubbio o disturbata dai vari avvenimenti negativi
della società: Se un iniziato massonico si comporta in modo
non ortodosso e non applica i principi e l’etica conosciuta
in Massoneria, venga punito e senza che possa esserne coinvolta
l’Istituzione.
Ettore Coscarella