A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·.
MASSONERIA UNIVERSALE COMUNIONE ITALIANA
LIBERTA' - UGUAGLIANZA - FRATELLANZA
SERENISSIMA GRAN LOGGIA
DEL RITO SIMBOLICO ITALIANO
DECRETO N. 7
NOI PRESIDENTE DELLA GRAN LOGGIA
DEL RITO SIMBOLICO ITALIANO
Vista la deliberazione della Ser
.·. Gran Loggia del 21 Marzo 1980 con la quale è stato approvato il testo dei nuovi rituali;
Visti gli artt. 5, 30 lett. c) e 32 lett. e) dello Statuto del Rito;
ART. UNICO
I Rituali del Rito Simbolico Italiano annessi al presente Decreto entrano in vigore da oggi.
Dato nella Sede della Gran Loggia il giorno 22 del mese di Marzo dell'anno 1980 E
.·. V
.·.
IL GRAN SEGRETARIO | | IL PRESIDENTE |
Antonio De Stefano | | Stefano Lombardi |
PRESUPPOSTI INIZIATICI DEL RITUALE
1° - Sorto nel 1859 con la R. L. " Ausonia " all'Or. di Torino in un momento in cui l'anelito dell'unità nazionale favoriva il ritorno alle impostazioni originarie della L.M., divenuto G.O. Italiano nel 1861; trasformatosi in G.L. nel 1879 ed organizzatosi nell'attuale forma dopo il 1922, il R.S.I. esprime lo spirito della L.M., come Società iniziatica. Mentre si definisce " Sentinella dell'Ordine " a sottolineare l'impegno di mantenere e di difendere le caratteristiche iniziatiche proprie della L.M., rifiuta qualsiasi cristallizzazione dell'evoluzione spirituale in tappe prefigurate o prestabilite che oltrepassino i Gradi propri dell'Ordine. Sotto questo profilo afferma che ogni guida iniziatica cessa nella L.M. quando l'iniziato, divenuto adepto, ha raggiunto i Piccoli Misteri; stabilisce che l'attribuzione del Grado di Maestro presume il raggiungimento della perfezione massonica; sottolinea che la sovranità massonica risiede esclusivamente nel popolo dei MM.LL.MM.; indica con il nome di Maestri Architetti i suoi membri ai quali competono, in quanto tali, pari doveri, dignità e diritti. Riconosce, infine, che gli uffici rituali sono tutti elettivi e temporanei e che la designazione alla guida del Rito avviene " secundum Lucem ".
2° - Nella consapevolezza che la L.M. costituisce il veicolo mediante il quale viene trasmessa in Occidente la Tradizione iniziatica, il R.S.I. collega il perfezionamento dei suoi membri nella via aperta all'Iniziazione Massonica al modo come la Tradizione si è presentata in Italia nell'insegnamento di Pitagora. Riconosce l'Uno come Principio; lavora A.G.D.G.A.D.U. e per il bene dell'Umanità; apre il Libro al Pentateuco ed unisce alla Squadra ed al Compasso gli altri strumenti propri dell'Architettura.
In relazione a tali principi ed a quelli contenuti nei " Cinque punti della Fratellanza dei LL.MM. ", proclamati dalla Assemblea di Torino del G.O. Italiano del 26 dicembre 1861 - 1° gennaio 1862, lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta dei tempi e dei modi atti ad avviarlo all'acquisizione dei Grandi Misteri. Indica come metodica operativa l'Esame pitagoreo e le Regole dell'Architettura nello studio e nella meditazione attiva dei Simboli Massonici e di tutti quelli che, provenendo dalla Tradizione iniziatica, tendono alla realizzazione dei suoi aderenti.
3° - Consapevole della molteplicità delle impostazioni che la Conoscenza realizza e della diversità delle forme che l'Architettura attua, il R.S.I. non pone limiti alla ricerca della Verità, anche se invita i suoi membri a collegare ogni approfondimento all'insegnamento Pitagorico. E ciò, sia per risalire a quanto in esso è ascoso, sia per riportarvi quello che hanno potuto scavare i Maestri che vi si sono ispirati. Contrario ad ogni dogmatismo filosofico, ideologico o religioso, interpreta liberamente il G .A .D .U..
4° - Con l'attribuire valore iniziatico alla massima " Conosci Te stesso ", il R.S.I. esprime la sua operosità in un Simbolismo attivo, generatore di forze che collegano l'Uomo al Cosmo, la Materia allo Spirito, il Finito all'Infinito, il Passato al Presente ed all'Avvenire. Nella massima " Ama il prossimo Tuo come Te stesso ", ed ancora più in quella " Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a Te ", esprime la dedizione all'Umanità e la partecipazione al processo escatologico che fa del M.A. il diretto artefice del proprio destino.
5° - Questa particolare posizione verso l'Umanità non implica per il R.S.I. la negazione del mondo profano con l'assoluta rinuncia ai beni ed ai problemi contingenti, quando questi siano valutati secondo un principio che, ponendo l'adepto al di sopra delle umane debolezze, gli consenta di promuovere ed agevolare, nel quadro di una più alta giustizia, condizioni favorevoli all'affrancazione dell'Umanità ed al completamento della Grande Opera.
ISTRUZIONI PER IL MAESTRO ARCHITETTO
Al fine di svolgere adeguatamente il proprio lavoro il M.A. abbia sempre presente la struttura del R.S.I. e le modalità secondo cui il Tempio deve essere decorato perché le Camere Rituali possano riunirsi con piena efficacia. Ricordi ugualmente Ordine, Segni, Parole e quanto altro completa la sua partecipazione ai lavori comuni.
A) -
Camere Rituali
Le Camere Rituali del R.S.I. sono: il Collegio dei MM. AA., la Loggia Regionale, la Ser.ma Gran Loggia. L'approfondimento iniziatico si attua nei Collegi. Le Logge Regionali hanno compiti di coordinamento e di integrazione del lavoro dei Collegi, di rappresentanza e di diffusione dei principi del Rito. Alla Ser.ma Gran Loggia spetta il Governo del Rito.
1) Il Collegio dei MM.AA. è composto dai MM.LL.MM. che hanno prestato la solenne promessa secondo lo Statuto del R.S.I. Solo dopo tale atto rituale il M.L.M. è riconosciuto come M.A. Il lavoro svolto nei Collegi dei MM.AA. è iniziatico anche se implica proiezioni culturali e politiche, dando al termine politico il significato originario di arte di governare gli uomini al bene ed all'equilibrio interiore, origine della felicità.
Il M.A. deve meditare profondamente sui problemi umani, spirituali, filosofici, sociali e politici. Deve esporre le proprie idee con serenità, chiarezza e tolleranza, cosciente di non possedere la Verità ma di esserne soltanto un ricercatore.
2) La Loggia Regionale, composta dai Presidenti dei Collegi, componenti di diritto, e dai delegati, componenti elettivi, ha il compito di promuovere, coordinare e regolare il lavoro dei Collegi, diffondere e rappresentare il R.S.I. nella propria giurisdizione.
3) La Ser.ma Gran Loggia, costituita dai Presidenti delle Logge Regionali e dei Collegi, componenti di diritto, e dai delegati regionali, componenti elettivi, esercita il Governo del Rito e lo rappresenta sia nei confronti dell'Ordine che degli altri Riti e del mondo profano.
B) -
Decorazione del Tempio
Il Tempio - che deve avere la disposizione primitiva con i seggi dei Sorveglianti accanto alle due colonne - e decorato in azzurro. Non vi sono segni di lutto né spade.
L'Autorità dei MM.AA. si fonda sul consenso generale, essa permane a condizione che le qualità riconosciute siano reali e non apparenti. Nel Tempio tutto deve testimoniare serenità e gioia. All'Or. il Labaro del R.S.I. o delle Camere Rituali e la bandiera nazionale.
Sull'Ara è il Libro Sacro aperto al 1° Capitolo del Pentateuco, lo Statuto del R.S.I., la squadra ed il compasso in Grado di Maestro. Appoggiato ad essa e bene in vista il Quadro raffigurante la Sacra Tetrade, il tetraedro a facce uguali, il Pentalfa pitagoreo.
Il Tempio è rischiarato da nove luci su candelabri a braccia uguali disposte a triangolo: Presidente, l° e 2° Sorvegliante. Una decima luce è posta sul tavolo dell'Oratore e dovrà essere accesa prima che i MM.AA. entrino nel Tempio; ad essa si attingerà per accendere le altre luci. Le luci dei candelabri vanno accese così: 1) Luce al vertice; 2) Luce a sinistra di chi accende; 3) Luce a destra di chi accende.
Gli unici strumenti presenti nel Tempio sono la squadra, il compasso, il compasso proporzionale, il mezzo cerchio graduato, il regolo ed il filo a piombo. Essi saranno collocati tra le colonne su di una pergamena che ne riproduca in disegno la collocazione. Il M.A. non usa gli stessi strumenti del M.L.M. perché la sua opera armonica è il frutto della libera creatività, testimonianza delle proprie doti e capacità, alle quali è pervenuto attraverso una costante ricerca interiore.
C) -
Ordine, Segno, Parole
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Ordine - Il M.A. sta in piedi, il braccio sinistro con la mano aperta lasciato cadere lungo il fianco, mentre la mano destra con le dita aperte è posta sul cuore. La mano sul cuore indica che il M .A. è un iniziato e può ascoltare " il suono che nasce dal silenzio ". La mano sinistra lasciata aperta verso il basso indica che il M.A. tiene lontano tutto ciò che può turbare la sua meditazione.
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Segno - Il M.A., già in posizione di ordine, alza la mano destra sino alla fronte, reclinata in avanti, appoggiandovi il palmo con le dita aperte in alto, e riporta la mano in avanti riponendola sul cuore. Tale gesto significa che il M.A. pone al servizio del R.S.I. la mente ed il cuore.
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Parola di passo - Nessuna.
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Parola sacra - Viene data al M.A. bocca-orecchio quando presta la promessa D……s.
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Età - Il M.A. non ha età perché rappresenta la continuità della Tradizione massonica.
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Batteria - °°°° °°° °° °.
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Passi - Tre passi, partendo sempre col piede sinistro. Il primo in avanti, il secondo a sinistra, il terzo ancora in avanti, congiungendo ogni volta il piede destro a formare un angolo di sessanta gradi. Al termine del ciclo si saranno costruiti due angoli retti.
D) -
Titoli, Insegne e Simbolo
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Titoli - Il R.S.I. si fonda sulla concezione primitiva del popolo massonico propria della L.M. ed i suoi lavori sono diretti e coordinati dai Presidenti e dai Dignitari previsti dallo Statuto, ai quali spettano i seguenti titoli:
- Presidenti dei Collegi e delle Logge Regionali: Rispettabilissimo Presidente.
- Presidente della Ser.ma Gran Loggia: Serenissimo Presidente G.M. degli Architetti.
Al M.A. spetta il titolo di Venerabile M.A..
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Insegne - Durante i lavori e le cerimonie il M.A. indossa il collare del R.S.I., avente per gioiello il Pentalfa pitagoreo argenteo, grembiule bianco bordato di azzurro e guanti bianchi. I Dignitari della Ser. G.L. hanno i collari con aquila aurea e i gioielli aurei. Il Ser.mo Presidente, Gran Maestro degli Architetti, indossa un collare a maglie uguali avente per gioiello la Sacra Tetrade.
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Simbolo - L'aquila rappresenta la saggezza che deriva dalla resurrezione. Essa dà la morte con il rostro e con gli artigli, ma si leva verso il sole con le ali. Esotericamente rappresenta la morte del profano e la resurrezione del Maestro, più propriamente nel R.S.I., la elevazione dei MM.AA., ad uno stato di coscienza superiore. La corona di acacia richiama la leggenda di Hiram, mentre la stella a cinque punte rappresenta il Pentalfa pitagoreo. Le squadre ed i compassi posti ai lati formano, con una conversione di 45°, il sigillo di Salomone. L'ascia è chiara allusione all'ascia della conoscenza che abbatte i tronchi dell'ignoranza, delle menzogne e dell'egoismo, permettendo alla verità di giungere allo spirito del M.A., mentre il fascio di verghe è il simbolo dell'albero della vita.
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Ora di ripresa dei lavori - L'alba.
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Ora di sospensione dei lavori - Il tramonto.
RITUALE RIPRESA DEI LAVORI
Risp.mo Pres. - Batte °°°° °°° °° ° Ven. M.A. 1° Sorvegliante, assicuratevi che tutti i presenti siano MM. AA.
1° Sorv. - Ven. MM.AA., in piedi ed all'ordine. (Dopo una breve pausa) A me per il segno.
I MM.AA. si alzano e si mettono all'ordine, poi fanno il segno.
1° Sorv. - Risp.mo Presidente, tutti i presenti sono componenti di questa Camera Rituale. Venerabili MM.AA., sedete.
Risp.mo Pres. - La stella del mattino è già visibile. Venn. MM.AA., accingiamoci ad aprire i lavori e Voi, Ven. MM.AA. Sorveglianti, assistetemi.
Ven. M.A. 1° Sorvegliante, a quale scopo ci riuniamo?
1° Sorv. - Per studiare e perfezionare l'Armonia architettonica del Tempio, per rafforzare la nostra volontà, per affinare le nostre capacità attraverso la costante ricerca della verità.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 1° Sorvegliante, conoscete l'Arte architettonica?
1° Sorv. - Conosco gli strumenti dell'Arte ed il loro nome.
Risp.mo Pres. - Quali sono?
1° Sorv. - La squadra, il compasso, il compasso proporzionale, il mezzo cerchio graduato, il regolo ed il filo a piombo.
Risp.mo Pres. - Cosa avete imparato nell'uso di questi strumenti?
1° Sorv. - La rettitudine nel pensiero, l'operosità nella vita, la libertà di costruzione nell'armonia.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. l° Sorvegliante, quale è la vostra età come Maestro Architetto?
1° Sorv. - Risp.mo Presidente, non ho età. Ho prestato, presto e presterò la mia opera per armonizzare l'architettura del Tempio.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 2° Sorvegliante, dove siete stato ricevuto?
2° Sorv. - In un Tempio parato di azzurro e rischiarato da dieci lumi.
Risp.mo Pres. - Quale è il significato di tali Simboli?
2° Sorv. - L'azzurro è il simbolo dell'infinito. Le luci che rischiarano il Tempio rappresentano la verità nella Tradizione da cui viene l'energia che anima e sorregge.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. l° Sorvegliante, quale è la prima di tutte le Arti?
1° Sorv. - L'Architettura che ha il suo fondamento nell'Armonia.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 1° Sorvegliante, a che ora i MM.AA. iniziano i loro lavori?
1° Sorv. - All'alba, Rispettabilissimo Presidente.
Risp.mo Pres. - Batte °°°° °°° °° °. Ven. MM.AA. in piedi ed all'ordine. La stella del mattino è ora ben visibile. Riprendiamo, quindi, i nostri architettonici lavori.
A.G.D.G.A.D.U., in nome della Ser.ma Gran Loggia del R.S.I., per i poteri a me conferiti dichiaro ripresi i lavori del Collegio dei MM.AA. (o della Loggia Regionale)…………………………….
Il Rispettabilissimo Presidente accende la fiamma dal lume già acceso sul tavolo del Ven. M.A. Oratore; quindi lascia l'Or, e si reca verso l'Ara, e lo stesso fanno i Ven. MM. AA. 1° e 2° Sorvegliante, formando così un triangolo intorno all'Ara. Il 1° Sorvegliante apre il Libro al 1° Capitolo del Pentateuco, il 2° Sorvegliante vi sovrappone squadra e compasso in grado di Maestro e pone al centro lo Statuto. Il Risp.mo Presidente si reca al tavolo del 2° Sorvegliante ed accende il lume e, successivamente, si reca al tavolo del 1° Sorvegliante accendendone, del pari, il lume. In fine, mentre i Sorveglianti tornano ai loro posti, risale sul seggio ed accende il suo lume.
Risp.mo Pres. - Ven. MM.AA. sedete.
Ven. MM.AA., la Luce rischiara ora il nostro Tempio. Prima di proseguire nei nostri architettonici lavori, fermiamoci in silenzio a meditare al colpo del mio maglietto.
Batte un colpo di maglietto. Dopo qualche minuto batte ancora un colpo di maglietto per richiamare i MM.AA. al lavoro.
Risp.mo Pres. - Ven. Maestro Architetto Segretario vi prego di esporre la Tavola Architettonica delll'ultima seduta.
Il Segretario legge il verbale.
Risp.mo Pres. - Ven. MM.AA. se qualcuno desidera apportare correzioni per una migliore armonizzazione della Tavola può farlo.
Dopo la discussione.
Risp.mo Pres. - Ven. MM.AA. al colpo del mio maglietto potete esprimere il vostro parere sulla Tavola.
Il Presidente batte un colpo di maglietto. I MM.AA. approvano alzando la mano sinistra.
SOSPENSIONE DEI LAVORI
Risp.mo Pres. - Batte °°°° °°° °° °.
Ven. MM.AA., è oramai il tramonto e la stella della sera si è levata. La nostra operosa giornata volge al termine ed i nostri lavori architettonici hanno raggiunto la giusta Armonia. Prepariamoci, dunque, a concludere la nostra opera secondo la Tradizione del R.S.I..
Ven. M.A. l° Sorvegliante, a che ora i MM. AA. usano chiudere i loro lavori?
1° Sorv. - Quando il sole tramonta e nel cielo appare la stella della sera. E quest'ora è giunta.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 1° Sorvegliante, dov'è L'Uno?
1° Sorv. - E' alla radice del tre e del cinque, Rispettabilissimo Presidente.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 2° Sorvegliante, in che modo deve operare il M.A. per realizzare l'Armonia?
2° Sorv. - Esistono due diverse vie. La prima è il sommare, interamente umana. La seconda è il moltiplicare, interamente divina. Il M.A. con la sua opera ricerca la radice dell'Armonia.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. 2° Sorvegliante, che cosa rappresenta nel Collegio dei MM .AA. il Rispettabilissimo Presidente?
2° Sorv. - E' il simbolo della vita, che nasce nella materia e diviene spirito.
Risp.mo Pres. - Tutto è armonicamente costruito. Ven. MM.AA., in piedi ed all'ordine.
Batte °°°° °°° °° °.
A.G.D.G.A.D.U., in nome della Ser.ma Gran Loggia del R.S.I. dichiaro sospesi i lavori di questo Risp. Collegio dei MM.AA.………………. Ven. MM.AA., nel separarci ricordiamo che il bene operato è l'eredità che l'uomo onesto lascia alla terra e che il lavoro conforta lo Spirito.
I due Sorveglianti si recano presso l'Ara. Chiudono il Libro Sacro. Conservano gli attrezzi dell'Arte e lo Statuto. Tornano, quindi, ai loro posti e spengono le luci sui loro tavoli. Così fa pure il Risp. Presidente. Rimane accesa la luce sul tavolo dell'Oratore. Quindi il Risp. Presidente lascia l'Or. ed il Tempio seguito dai Sorveglianti e dai MM.AA. Per ultimo l'Oratore spegne la propria luce e copre il Tempio. Le Luci vengono spente con lo spegni candele, con il maglietto o con le dita, mai con il soffio.
Il sacco del Tronco della Vedova viene posto dal Cerimoniere fuori dal Tempio. Ogni M.A. verserà, uscendo, il suo obolo. (Al termine il Tesoriere conterrà i mattoni e ne cornunicherà il numero al Segretario e al Presidente).
RITUALE PER LA PROMESSA SOLENNE AL R.S.I.
1° Sorv. - Risp.mo Presidente, alla porta del Tempio vi è il Fr. (dice nome e cognome) M.L.M. della R.L. (dice titolo, numero ed Or.), il quale chiede di prestare la solenne promessa al nostro Rito.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. l° Sorvegliante, chiedete al M.A. Cerimoniere di introdurre il Fr. (dice nome e cognome).
Il Fr. M.L.M. viene introdotto nel Tempio dal M.A. Cerimoniere. Il M.L.M. indossa il grembiule della Comunione, ha i guanti bianchi ed impugna la spada. Viene accompagnato davanti all'Ara, ove rimane in piedi ed all'ordine di M..
Risp.mo Pres. - Risp. Maestro, i Ven. MM.AA. ed io siamo lieti di accettarVi nel nostro Collegio e di aiutarVi a perfezionare l'arte di costruire secondo armonia. Tuttavia, prima di sederVi in mezzo a noi, Vi chiediamo di prestare solenne promessa al Rito. Siete disposto?
M.L.M. - Lo sono.
Il Risp. Presidente lascia il soglio e si porta di fronte alll'Ara. I MM.AA. 1° e 2° Sorveglianti si portano ai lati, un passo dietro il M.L.M., in modo da formare un triangolo. All'ordine del Risp. Presidente tutti i MM.AA. formano la Catena d'Amore intorno agli operatori.
Risp.mo Pres. - Venerabili MM.AA., Fratelli miei, unitevi nella Catena d'Amore e Voi Fr. (ripete nome e cognome), ripetete insieme a me la formula della promessa. Dite:
"Io M.L.M. (ripete nome e cognome) dichiaro di conoscere e di accettare la Dichiarazione di Principi del R.S.I. e le Disposizioni Generali contenute nello Statuto. Sul mio onore ed in piena coscienza, liberamente e spontaneamente prometto fedeltà all'Autorità che presiede l'Ordinamento Rituale e di non rivelare ad alcuno Fr. di altro Rito o di nessun Rito o profano i segreti dell'Arte architettonica".
Dite: Lo prometto.
M.L.M. - Lo prometto sul mio onore.
Il M.A. Cerimoniere toglie di mano al neo M.A. la spada e la depone fuori del Tempio; quindi lo sveste del grembiule dell'Ordine. Porta un cuscino azzurro su cui sono deposti il grembiule ed il collare del Rito.
Risp.mo Pres. - Fratello (dice nome e cognome) da oggi sei componente di questo Collegio, ed a Te spetta il titolo di Ven. M.A. La spada che avevi in mano è stata portata fuori del Tempio perché noi tutti cerchiamo la verità nella pace secondo armonia. Sappi che la spada non Ti servirà a difendere il Tempio dai profanatori poiché Tu imparerai a costruire il Tempio della verità dentro di Te. Esso sarà rischiarato dalla Luce dell'Uno e nessuno potrà mai penetrarvi.
Il M.A. 1° Sorvegliante cinge i fianchi del neo M.A. con il grembiule del Rito.
Questo è il grembiule che userai durante i nostri lavori rituali. Esso è ornato di azzurro, colore dell'Universalità Massonica.
Il M.A. 2° Sorvegliante veste il neo M.A. con il collare del R.S.I..
Questo collare è il simbolo della tua unione alla Ser.ma G.L. del R.S.I..
Il Risp. Presidente abbraccia tre volte il M.A. e gli comunica la Parola Sacra.
Risp.mo Pres. - Tutto è giusto e perfetto. Ven. MM.AA., accogliete in mezzo a Voi come M.A. il Fr. M.L.M. (dice nome e cognome). Accoglietelo con gioia ed aiutatelo a perfezionare la sua arte secondo i canoni dell'armonia.
I MM.AA. che formavano la Catena tornano ai loro posti; quindi il Risp. Presidente ed i MM.AA. 1° e 2° Sorveglianti ritornano ai loro seggi.
Risp.mo Pres. - Ven. M.A. Oratore, avete la parola.
Dopo il discorso del M.A. Oratore e l'eventuale risposta del neo M.A., i lavori continueranno secondo il Rituale ordinario.