Autorevoli
FF\ LL\ MM\
indicano in modo preciso ed inequivocabile che, perché ci si possa considerare
massoni, è tra l’altro indispensabile acquisire una specifica cultura
massonica. Niente di più vero ed apparentemente ovvio. Quanti di noi, Fratelli,
in tutta obiettività possono affermare di possederla ? Eppure, nei rituali di
iniziazione ai tre gradi dell’Ordine, sono contenuti chiarissimi riferimenti
ad una cultura che non è profana; i simboli ridondanti che appaiono sia nel
Gabinetto di Riflessione che nel Tempio ai vari gradi, sono propri di una
cultura di tipo Tradizionale che si perde nella notte dei tempi.
Tutto
questo è, o dovrebbe essere, stimolo ai Liberi Muratori per studiare,
approfondire ed impadronirsi di una messe di nozioni e di una forma mentis
tale da appaiarsi a tutti i Fratelli Liberi Muratori che li hanno preceduti nel
cammino massonico, per conquistare gradualmente un tipo di conoscenza altrimenti
non raggiungibile.
Devo
concludere che, per quanto riguarda la mia esperienza, non sono molti i Massoni
che, con estremo atto di umiltà intellettuale, si rimboccano le maniche e si
rimettono a studiare. Richiami in tal senso rimangono, per lo più, inascoltati.
Conclusa
questa doverosa premessa, della quale chiedo scusa ai Fratelli presenti anche
perché anch’io, per un certo periodo, mi sono considerato pago dell’erudizione
profana, passo ad esporre il tema di questa tavola: "Astrologia e
Massoneria".
Nel
Tempio che ci ospita, così come in tutti i templi massonici, sono rappresentati
sul soffitto i segni dello zodiaco, che fanno da contorno alla volta stellata;
esso zodiaco è il percorso apparente dei sole nell’anno e splende all’Oriente
anche per contraddistinguere il nostro tipo di ritualità, che è essenzialmente
solare, cioè maschile. È una inequivocabile indicazione che il massone dovrà
conoscere i movimenti dei sole, dei pianeti e delle stelle, le leggi che li
governano in quantità (astronomia) ed in qualità (astrologia). Niente a che
vedere, comunque, con l’astrologia che inonda i mass media e che
costituisce il "mestiere" della maggioranza degli astrologi e delle
astrologhe moderni.
Per
entrare nel vivo della materia, e fornire così ai Fratelli che volessero
comprendere la vera natura dell’Astrologia ed il suo concreto utilizzo, dico
subito che il rituale dei secondo grado, ad esempio, pone in evidenza cinque
Grandi dei passato, utili a questo scopo, ed in particolare uno: Paracelso. Si
studino attentamente due sue opere fondamentali, il Paragranum ed il Paramirum,
con l’accortezza di scegliere le traduzioni più fedeli all’originale. A
questi si aggiunga il De umbris idearum dei grande fratello Giordano
Bruno, e per incominciare mi sembra che basti.
Premessa
fondamentale allo studio di questi temi rimane, come pietra miliare, la Tabula
Smaragdina o Tavola di Smeraldo, che specifica come tutto ciò che è
scienza della natura si riconduca al concetto di unicità dell’Universo
esistente:
"Così
è in alto, così come è in basso, per fare il miracolo della Cosa
Unica".
Un’ultima
raccomandazione: questi testi antichi, così come gli altri della medesima
natura, vanno letti con acume. Cosa significa? Vuol dire introdurre, nel nostro
sistema di approccio, di conoscenza, un elemento affatto nuovo nel nostro modo
di ragionare. E qui sta la difficoltà. Elemento che il cerebralismo basato non
sul vero sperimentalismo, ma sull’empirismo, ha cancellato dal nostro sistema
di ragionamento, precludendoci ogni possibilità di approfondimento e di legame
tra una realtà fenomenica ed una noumenica, tra una realtà visibile ed una
trascendente. O meglio, di una realtà, unica nel suo essere, di cui solo una
parte cade sotto i nostri sensi ed è misurabile ed oggettivabile, perché i
nostri sensi ce la riflettono contro lo specchio del cervello, ed una seconda
che si sfugge perché al di là dei nostri sensi, ma che fa da supporto alla
realtà visibile. Questo elemento si chiama "analogia".
Con
l’analogia noi stabiliamo dei nessi tra cose disparate, apparentemente lontane
fra loro, ma che possono essere rese simili con il procedimento analogico. Per
analogia possiamo dire che il cervello, in determinate circostanze, può
comportarsi come un apparecchio radio, capace di ricevere e di emettere
determinate onde. In questo sistema di ragionamento noi avviciniamo due realtà
esteriori, apparentemente lontane fra loro. In ultima analisi potremmo definire
l’analogia come un’identità occulta. Questo modo di pensare ci permette di
passare da un piano bidimensionale, e quindi di superficie, basato sul sistema
induttivo - deduttivo, ad un sistema tridimensionale, deduzione - induzione -
analogia.
Noi
percepiamo una realtà volumetrica. Paracelso ad esempio, quando parla di Geni
Planetari, si badi bene, e non di pianeti, non si riferisce ai corpi celesti,
bensì alle funzioni fondamentali che si appoggiano, per così dire, a precisi
organi dei corpo umano che funzionano, per analogia, come i pianeti che si
muovono nello spazio. Conoscendo le leggi che governano questi ultimi, si può
risalire alla identità occulta dei nostri organi.
Quando
Giordano Bruno parla di ombre delle idee, indica le leggi che governano i nostri
organi di senso a similitudine degli astri che stano in cielo.
La
simbologia massonica, quando indica come fondamentale per i lavori di Loggia la
compresenza di sette maestri, si attiene strettamente alle leggi di analogia,
né più né meno come Paracelso e Giordano Bruno intendevano le funzioni
fondamentali del corpo umano.
I
Liberi Muratori, nel corso dei secoli, hanno conosciuto ed applicato queste
leggi in tutte le edificazioni, ed in particolare nella costruzione dei Templi,
la cui funzione doveva essere quella di cassa di risonanza per l’uomo, atti a
risvegliare quelle funzioni che si trovano nel nostro corpo, per potenziarle nel
cammino della "Palingenesi". Ho ritenuto utile riportare in questa
tavola, a titolo d’esempio, l’oroscopo che è sito a San Miniato al Monte
edificato dai Benedettini Liberi Muratori e che, tra l’altro, nega la
tradizione storica secondo cui, in quel periodo, nel 1207, non esisteva l’Astrologia
a Firenze (fig. 1).
Sappiamo
che molte chiese sono orientate verso Est, come i templi massonici, ma alcune di
queste non sono orientate lungo l’asse Est-Ovest e San Miniato ne è un
esempio, ne vedremo adesso il motivo.